L’amministrazione
comunale è impegnata in prima linea ed incisivamente per
salvaguardare la continuità aziendale di ATP e quindi il servizio e
i lavoratori, già così fortemente penalizzati.
In
questo contesto si inserisce comunque il costante impegno
dell’amministrazione per garantire la maggiore fruibilità
possibile del servizio di trasporto pubblico che va inquadrato nel
più ampio intervento sociale, laddove tutela le fasce più deboli ed
il territorio tutto indistintamente, garantendo a tutti la mobilità.
Qualche
anno addietro la società, nell’ottica della riduzione dei costi
aziendali, sottopose alle precedenti amministrazioni comunali il
progetto del trasporto a chiamata, limitato alle zone periferiche a
contenuta mobilità.
Dubbi
e perplessità emersero. Si ipotizzò un periodo di prova e verifica,
che iniziò nell’estate 2013.
A
distanza di un anno sono segnalate forti criticità, da parte degli
utilizzatori, che fanno intravedere disagi per la popolazione ed il
territorio.
Pur
comprendendo la gravità della situazione economico finanziaria
aziendale, l’amministrazione sottoporrà immediatamente la
questione agli organi aziendali, chiedendo di accertare l’effettivo
recupero dei costi conseguenti all’attivazione del servizio a
chiamata dopo un anno di esercizio.
Tale
accertamento consentirà all’amministrazione comunale di valutare
coscientemente la percorribilità delle richieste dei cittadini.
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