venerdì 1 agosto 2014

Viabilità Pubblica: la strettoia di San Michele di Pagana.

Nuovo tassello nell'intricato iter relativo al progetto di demolizione e arretramento dello stabile al civico 68 di via San Michele di Pagana, che permetterebbe di allargare la strettoia presente in corrispondenza del caseggiato e, quindi, di eliminare pericoli e disagi alla viabilità pubblica sulla litoranea che collega Rapallo e Santa Margherita. Il Comune di Rapallo si è costituito in giudizio avverso il ricorso al Consiglio di Stato promosso dall'avvocatura generale dello Stato per il Ministero dei Beni e le Attività Culturali per l'annullamento della sentenza numero 733/2013 del Tar Liguria.



Ne hanno dato annuncio il sindaco Carlo Bagnasco, il presidente del consiglio comunale Mentore Campodonico, il vicesindaco Pier Giorgio Brigati e l'assessore ai Lavori Pubblici Arduino Maini nel corso della conferenza stampa tenutasi questa mattina nella sala consiliare del municipio di Rapallo.

L'iter, come ha spiegato il presidente del consiglio Campodonico e come sottolineato nella delibera di giunta datata 25 luglio 2014 con cui si approva il provvedimento, ha inizio nel 1989. Punto di svolta, il 4 agosto 2011: quanto la conferenza dei servizi in sede deliberante vede l'assenso di tutti gli enti competenti – inclusa la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici della Liguria – al progetto che prevede la demolizione e il conseguente arretramento dell'immobile in questione di circa sei metri (senza aumenti volumetrici) e la realizzazione di un marciapiede pubblico antistante il fabbricato. La società proprietaria dello stesso, la Borgo Pomaro srl, oltre alla quota massima prevista per oneri di urbanizzazione (soldi che che verrebbero utilizzati per opere viarie e di manutenzione stradale), verserebbe ulteriori 250 mila euro per la realizzazione di un centro polifunzionale in via Fioria, a disposizione del comitato di quartiere San Michele.

Lo stop è arrivato nell'aprile 2012, quando il Direttore della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Liguria ha avocato alla Direzione la competenza nel procedimento in sostituzione della Soprintendenza per Beni Architettonici e Paesaggistici in Liguria e, conseguentemente, revocato il parere favorevole rilasciato dalla Soprindentenza. Da qui il ricorso al Tar Liguria della società Borgo Pomaro e del Comune di Rapallo (con l'allora sindaco Mentore Campodonico). Nel giugno di quello stesso anno, appena entrata in carica, la giunta Costa decide però fermare gli avvocati del Comune e non portare avanti le sue istanze.

«Per noi, invece, si tratta di un atto dovuto, che avevamo promesso in campagna elettorale – sottolinea il sindaco Carlo Bagnasco – L'eliminazione della strettoia di San Michele è un'opera prioritaria e fondamentale per lo snellimento del traffico e la sicurezza stradale».

«L'interesse pubblico dell'operazione è evidente, lo ha sottolineato anche il Tar – aggiungono Campodonico e Maini – L'udienza è prevista per il 2 dicembre: speriamo che i lavori possano prendere il via risolvendo finalmente la situazione che da troppi anni vede in essere criticità dal punto di vista della viabilità e della sicurezza».

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