Sopperire alle carenze di personale e offrire un'occasione di lavoro a chi è alla ricerca di occupazione. E' il sistema del “lavoro a chiamata”, che l'Amministrazione comunale di Rapallo ha deciso di ripristinare dopo l'attivazione da parte dell'Amministrazione Costa nel 2013.
A partire da lunedì 1 settembre troveranno temporaneamente occupazione quattro persone, selezionate in base a in base alla graduatoria stilata a seguito del bando per il lavoro accessorio emesso nella primavera dello scorso anno al fine di stilare un elenco di soggetti atti a svolgere lavoro accessorio occasionale con pagamento mediante buono lavoro (voucher).
La richiesta di personale operaio (da affiancare al personale di ruolo) è partita dalla Ripartizione III - Servizi Tecnici: i soggetti selezionati si occuperanno quindi di interventi di giardinaggio e piccola manutenzione, in base a quelle che sono le esigenze sul territorio.
I voucher sono acquistabili presso la Banca Carige, oppure all'ufficio postale o in qualsiasi tabaccheria. Una volta acquistati i buoni, il lavoratore dovrà comunicarlo sul sito dell'Inps per quanto riguarda la parte contributiva e previdenziale.
Prossimamente è probabile l'occupazione di altri soggetti con la formula del lavoro accessorio con pagamento mediante buono lavoro per la parte amministrativa e impiegatizia: anche in questo caso, il personale verrà selezionato in base alla specifica graduatoria stilata lo scorso anno.
«L'intento dell'amministrazione comunale è creare nuovi posti di lavoro che possano rappresentare, anche se temporaneamente, un'opportunità ai giovani e alle persone in difficoltà, che magari hanno perso l'occupazione svolta in precedenza – sottolinea il sindaco, Carlo Bagnasco – Ecco perché abbiamo deciso di riproporre la formula dei voucher, già attivata dalla precedente amministrazione comunale. Siamo molto sensibili a questa tematica così importante, l'impegno è fare in modo che Rapallo torni ad offrire occasioni lavorative soprattutto alle nuove generazioni, che rappresentano il nostro futuro e, purtroppo, sempre più spesso sono costrette a fare le valigie per cercare altrove migliori possibilità».

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